sotto l'argentea luce della luna piena. Intorno al fuoco tre streghe ballano recitando un'antica maledizione. Sulle pietre arroventate dalle fiamme giace una vecchia e arrugginita pentolaccia in cui bolle della cera proveniente da alcune candele rubate in una antica e diroccata chiesa sconsacrata. Emanano un fumo acre che irrita gli occhi e brucia la gola. La quarta strega sta scrivendo il messaggio. Deve sbrigarsi. Lo ha scritto solo a metà e mancano appena quindici minuti a mezzanotte. Se la fattura non sarà pronta per quell'ora perderà tutta la sua efficacia e il loro padrone le bastonerà
ogni giorno fino alla prossima luna piena e loro non lo vogliono. Mancano solo tre minuti e bisogna ancora scrivere la maledizione tra i due cerchi. Ma qualcuno apparso dal nulla, sprigionando fulmini dalle mani, in un batter d'occhio incide sulla pergamena i simboli malefici che danno forza alla fattura. Per nulla spaventate dall'improvvisa apparizione, anzi grate per l'aiuto loro recato, le quattro streghe si riuniscono intorno al fuoco. Con quello che resta di una vecchia, rotta e arrugginita spada ognuna di loro incide un solco sul palmo della propria mano lasciando cadere alcune gocce di sangue nero e putrido nella cera bollente che reagendo si tinge di blu scuro come la notte ancora illuminata da una luna splendente. Il rito è compiuto. Dense nuvole nere viaggiano da est e avvicinandosi alla spiaggia scuriscono la notte. Mentre la luce della luna è inghiottita dalle nubi sempre più vicine e sempre più scure. Le quattro streghe, affrettandosi per l'avvicinarsi dell'ora, prendono in mano un vecchio recipiente di legno a forma di piatto. Posano sul fondo i messaggi tenendo il piatto ognuna con la propria mano sinistra,e poi a turno affondano la mano destra nella cera bollente e ne versano un pugno sui messaggi fino quando la cera scura non li sommerge nascondendoli alla vista. Infine, innalzano l'opera compiuta al cielo e intonando un antico rituale mentre la luna è ormai coperta dalle nubi sempre più scure e minacciose. Infine entrano nelle acque del mare e sfidando la forza del vento affidano la loro opera alle onde affinché il destino si compia.
Ma noi a queste cose non ci crediamo. Le fatture sono malefiche è vero ma solo perché poi ci devi pagare le tasse e, quindi, vi proponiamo i messaggi che riusciamo a trovare solo per la gioia di condividerli con voi.
ogni giorno fino alla prossima luna piena e loro non lo vogliono. Mancano solo tre minuti e bisogna ancora scrivere la maledizione tra i due cerchi. Ma qualcuno apparso dal nulla, sprigionando fulmini dalle mani, in un batter d'occhio incide sulla pergamena i simboli malefici che danno forza alla fattura. Per nulla spaventate dall'improvvisa apparizione, anzi grate per l'aiuto loro recato, le quattro streghe si riuniscono intorno al fuoco. Con quello che resta di una vecchia, rotta e arrugginita spada ognuna di loro incide un solco sul palmo della propria mano lasciando cadere alcune gocce di sangue nero e putrido nella cera bollente che reagendo si tinge di blu scuro come la notte ancora illuminata da una luna splendente. Il rito è compiuto. Dense nuvole nere viaggiano da est e avvicinandosi alla spiaggia scuriscono la notte. Mentre la luce della luna è inghiottita dalle nubi sempre più vicine e sempre più scure. Le quattro streghe, affrettandosi per l'avvicinarsi dell'ora, prendono in mano un vecchio recipiente di legno a forma di piatto. Posano sul fondo i messaggi tenendo il piatto ognuna con la propria mano sinistra,e poi a turno affondano la mano destra nella cera bollente e ne versano un pugno sui messaggi fino quando la cera scura non li sommerge nascondendoli alla vista. Infine, innalzano l'opera compiuta al cielo e intonando un antico rituale mentre la luna è ormai coperta dalle nubi sempre più scure e minacciose. Infine entrano nelle acque del mare e sfidando la forza del vento affidano la loro opera alle onde affinché il destino si compia.
Ma noi a queste cose non ci crediamo. Le fatture sono malefiche è vero ma solo perché poi ci devi pagare le tasse e, quindi, vi proponiamo i messaggi che riusciamo a trovare solo per la gioia di condividerli con voi.
Se qualcuno conosce il significato dei simboli riprodotti può anche, se ne ha il piacere, inviarci una mail per spiegarceli.
Noi pubblicheremo queste spiegazioni. Scriveteci.
Finalmente qualcuno molto gentile ci ha inviato una mail.
L'autore dei due siti:
www.tatoosite.it
www.scambio-visite.com
Gianni C.
ci dice che:
Il disegno del messaggio numero 79 è un talismano di carta le scritte esterne sono in Ebraico e i disegni sono i nomi di Angeli.
Ringraziamo il signor Gianni C. e notiamo che lui ha usato il termine 'talismano'. Abbiamo fatto una ricerca e abbiamo trovato che:
Note:
Per amuleto si intende un qualunque oggetto utilizzato per superstizione, credendolo un "difensore" da mali o pericoli o per propiziarsi la fortuna. L'etimologia della parola è incerta. Potrebbe derivare dallatino a-molior (allontanare, tener lungi), o dal greco amulon, un "specie di focaccia" che si soleva offrire sugli altari o sulle tombe per rendersi propizi gli dei e gli spiriti dei trapassati. Sinonimo di "amuleto" è anche la parola talismano, che deriva dal persiano telsaman (o tilsaman), "figura magica" o "oroscopo", che gli arabi presero dal greco telesmena, "completo", nome dato alle statue delle divinità pagane consacrate con operazioni di teurgia nel Basso Impero, che furono considerate come malefiche (nel XVI secolo si indicarono "talismani" i sacerdoti idolatri e i musulmani).
da Wikipedia
Noi pubblicheremo queste spiegazioni. Scriveteci.
Finalmente qualcuno molto gentile ci ha inviato una mail.
L'autore dei due siti:
www.tatoosite.it
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Gianni C.
ci dice che:
Il disegno del messaggio numero 79 è un talismano di carta le scritte esterne sono in Ebraico e i disegni sono i nomi di Angeli.
Ringraziamo il signor Gianni C. e notiamo che lui ha usato il termine 'talismano'. Abbiamo fatto una ricerca e abbiamo trovato che:
Note:
Per amuleto si intende un qualunque oggetto utilizzato per superstizione, credendolo un "difensore" da mali o pericoli o per propiziarsi la fortuna. L'etimologia della parola è incerta. Potrebbe derivare dallatino a-molior (allontanare, tener lungi), o dal greco amulon, un "specie di focaccia" che si soleva offrire sugli altari o sulle tombe per rendersi propizi gli dei e gli spiriti dei trapassati. Sinonimo di "amuleto" è anche la parola talismano, che deriva dal persiano telsaman (o tilsaman), "figura magica" o "oroscopo", che gli arabi presero dal greco telesmena, "completo", nome dato alle statue delle divinità pagane consacrate con operazioni di teurgia nel Basso Impero, che furono considerate come malefiche (nel XVI secolo si indicarono "talismani" i sacerdoti idolatri e i musulmani).
da Wikipedia